Greensburg, New York "Mia cara signora, vorrei che lei sapesse che mi sono goduto una deliziosa cenetta. Glielo dico perché indirettamente anche lei ha contribuito a procurarmela. Ho preso un pezzo di coscia della sua Grace, l'ho messo su un tegame con un po' di carote e di cipolle crude, tagliate sottili, e ho fatto cuocere il tutto a fuoco lento. Ne è venuto, glielo posso assicurare, uno stufato prelibato, di sapore nuovo e molto gradevole. Ne ho mangiate due porzioni, e me n' è restato per altri pasti. Davvero squisito! Mi dispiace che lei non abbia potuto essere mia ospite e assaggiarlo, ma comunque le mando la ricetta che penso le riuscirà gradita. Con i miei distinti ossequi."
Lo scritto dimostra in quale stato di disagio psichico si trovasse Albert Fish nel momento in cui commetteva questi delitti. Lettere analoghe vennero indirizzate a Helen Irkenham, madre di una giovane vittima e una ad Armand "Beezer" genitore di Amy e, queste ultime, contenevano analogie e particolari dettagliati degli omicidi che non vennero riferiti alla stampa. Le missive, furono probabilmente scritte con una penna bic, in stampatello e da un soggetto mancino, quindi riconducibili a Fish.