Annie Chapman, 48 anni, prostituta, fu la seconda vittima ufficiale di
Jack lo squartatore. Venne ritrovata l'8 Settembre 1888, nel cortile del numero 29 di Hanbury Street, a Whitechapel, da un fattorino. Il suo corpo giaceva steso tra la porta e la palizzata, uno spazio di circa ottanta centimetri. La gola era squarciata e la testa di poco attaccata al busto. Il ventre era aperto; gli intestini appoggiati sulla spalla destra della vittima, mentre la vagina, l'utero e due terzi della vescica furono asportati. Ai piedi della vittima vennero rinvenute alcune monete e un pezzo di busta insanguinata riportante la data del 20 Agosto. In questo caso ci fu anche un testimone, un inquilino della casa a fianco che affermò di aver sentito un grido di donna ma non ebbe il coraggio di intervenire. Il giorno dopo, una bambina riferì alla polizia di aver visto, a qualche isolato dal luogo del delitto, una striscia di sangue. Gli investigatori affermarono che probabilmente quella poteva essere la traccia lasciata dal killer, poiché lui era solito portare con sé un macabro trofeo asportato alla vittima. Oltre alla striscia di sangue che non verrà mai studiata, neanche successivamente, ci fu il primo arresto effettuato dalla polizia. John Pizer, un macellaio ebreo del quartiere, viene accusato dell'omicidio grazie a un grembiule di cuoio trovato nei pressi del luogo del ritrovamento del cadavere. Il giorno dopo però si scoprirà che l'accusato "Leather Apron", come verrà soprannominato, non c'entrava nulla col delitto. Pizer, tuttavia, viene trattenuto in cella ancora per un altro giorno a causa della folla inferocita che voleva linciarlo. Gli unici indizi erano una valigetta nera e un cappello "alla Sherlock Holmes". Da questo delitto al successivo passarono ventidue giorni.