L’hanno ucciso con un badile. Era buio pesto quando sono entrati nel bosco. Tommaso piangeva e loro gli hanno stretto le mani al collo. Cercavano di farlo tacere. Il bambino era terrorizzato, continuava ad urlare. Allora l’hanno colpito con una serie di palate. Una volta, due. Poi c’è stato il silenzio. Sul corpo hanno buttato un po’ di terra. E l’hanno abbandonato. È morto così il piccolo Tommaso Onofri, neanche mezz’ora dopo essere stato portato via dalla sua casa. Lo racconta Mario Alessi, uno dei due rapitori. La sera del due Marzo è arrivato con Salvatore Raimondi nella cascina di Casalbaroncolo. Hanno preso il bambino e sono fuggiti in motorino. Il piccolo in mezzo a loro sul sellino. Ma poi hanno visto una macchina con il lampeggiante accesso. Sono caduti. Hanno temuto di essere stati scoperti e si sono nascosti tra gli alberi di Sant’Ilario. Lì, a pochi metri dal fiume, hanno scatenato la loro furia bestiale. Inquieta l’animo
Mario Alessi mentre ricostruisce l’omicidio da lui commesso.