Il 12 Aprile 1998 si consuma il cosiddetto "delitto di Pasqua" ai danni di Elisabetta Zoppetti. Il serial killer questa volta, rivolge la sua attenzione ad una categoria diversa di ragazze. La vittima. infatti, è una infermiera di 32 anni. La donna, in vacanza a Lavagna, era salita a Chiavari sul treno La Spezia-Venezia diretta a Milano. In un primo tempo si era pensato che la morte fosse dovuta ad overdose, non sono infatti rare nelle toilette dei treni. Ma nel corso dell'autopsia si capisce immediatamente che non è così. Infatti viene subito notato un foro del diametro di un paio di centimetri nella nuca della ragazza. Dalla grandezza del foro si capisce che a colpire è stata una pistola calibro 38 con proiettili scamiciati, dalla traiettoria invece viene stabilito che la vittima è stata fatta inginocchiare prima di essere uccisa. Nella toilette del treno vengono poi rinvenuti la giacca e il golf di lei utilizzati molto probabilmente come silenziatore o para schizzi. Questo è l'ottavo delitto commesso dal
mostro della Liguria Donato Bilancia.