Il 18 Aprile 1998 nella stazione di Ventimiglia, sul diretto Genova -Ventimiglia, viene ritrovato in una toilette, il corpo senza vita di una ragazza. E quello di Maria Angela Rubino, La domestica trentaduenne è l'ultima vittima attribuibile al
Serial Killer Donato Bilancia. Maria Angela Rubino una bellissima e avvenente ragazza con la passione per lo sport, appena poteva, andava a fare footing sulla passeggiata a mare, oppure in palestra. E da scartare quindi in partenza un regolamento di conti, o l'appartenenza della stessa Rubino in qualche giro malavitoso. L'assassinio infatti appare subito come la ripetizione esatta di quello avvenuto nel giorno di Pasqua ai danni di Elisabetta Zoppetti. Anche la Rubino incontra il suo assassino su un treno, mentre si recava da Albenga a Ventimiglia per il funerale di uno zio, e trova la morte all'interno di una toilette. Stessa mano, stesso rituale, infatti per l'arma si parla subito di una pistola calibro 38 con proiettili scamiciati. L'arma viene avvolta come da copione dagli indumenti della ragazza per attutirne il colpo, o pararsi dagli schizzi di sangue, e Angela prima di essere uccisa viene fatta inginocchiare. Sul corpo poi, come di consueto non si trovano tracce di violenza fisica o sessuale. Il questore di Imperia Nicola Cavaliere, che ha effettuato il sopralluogo sulla scena del delitto ha notato immediatamente le analogie con gli altri delitti, affermando che "si trattano di delitti fotocopia". Nella notte è stato rimosso il corpo di Angela e messo a disposizione degli inquirenti per l'autopsia.