Stela Truya
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Il 9 Marzo alle 10 del mattino, un uomo che passeggia col proprio cane, lungo una stradina poco transitata di periferia tra Varazze e Cogoleto, nota sugli scogli un corpo nudo di una ragazza oramai senza vita. Grazie alle impronte digitali prese a una serie di prostitute precedentemente finite in una retata del 22 gennaio, viene identificata Stela Truya, nata a Durazzo il 30 Novembre 1973. Ancora una prostituta albanese, di 25 anni uccisa con un colpo di pistola alla nuca. Il proiettile omicida, scamiciato per renderlo esplosivo è quello di una pistola calibro 38 a tamburo. Durante il sopralluogo la dott. Silvia Mazzone, dirigente della polizia scientifica di Genova, non trova traccia del proiettile, cosa che avviene anche con l'Autopsia. Il proiettile secondo le ultime ipotesi, sarebbe finito in mare, (a nulla infatti sono valse le ricerche sul luogo dell'omicidio) dopo aver attraversato la regione oculare. Il foro del proiettile del diametro di un centimetro fa pensare ad una pistola calibro 38, finora non ancora ritrovata. L'autopsia ah rivelato che sul corpo non ci sono state tracce di violenza sessuale o di colluttazione. Gli inquirenti pensano che la ragazza sia stata vittima di una punizione, forse diretta al suo protettore, ma alla luce degli ultimi avvenimenti si rafforza sempre più la pista del Serial Killer.